Il Liceo Artistico Statale Di Napoli
Istituito nel quadro della riforma dell’istruzione nazionale firmata da Giovanni Gentile ( RR.DD 6 maggio 1923, 29 giugno 1924 n. 1239 e 7 giugno 1926 n. 214) nasce all’interno dell’Istituto di Belle Arti (che contestualmente riprendeva la sua originaria denominazione di Accademia), finalizzato ad una formazione artistica “alta, indipendente dalle sue applicazioni alle industrie”, in contrapposizione alle Scuole d’Arte orientate, invece, fin dalla fine dell’Ottocento, proprio a favorire quelle relazioni, sui modelli europei dei musei industriali e delle scuole annesse.
Il percorso di studi diviso nei due indirizzi “Accademia” e “Architettura”, assume uno spiccato carattere di propedeuticità e segna un legame fortissimo con le due istituzioni nelle quali i giovani alunni continueranno il loro percorso di studi, particolarmente con l’Accademia con la quale condivide la sede dell’antico convento di San Giovanni delle Monache in via Costantinopoli. La frequentazione degli stessi spazi – in particolare la biblioteca, il teatro e il cortile, luogo privilegiato di soste e incontri tra compagni di liceo e di accademia, tra allievi e maestri nonché di scambi tra l’interno e l’esterno dell’Accademia – crea un rapporto indissolubile tra le due istituzioni, rapporto sancito anche dalla condivisione degli organi di direzione e di gestione amministrativa. Inoltre, fin dalle origini, anche l’insegnamento dei docenti ha una caratteristica di fluidità tra le due istituzioni: a volte lo stesso docente insegna sia in Accademia che al Liceo, nei ruoli di ordinario o di assistente ( ruolo previsto nei liceo fino al 1983), si sposta da una scuola all’altra e frequentemente è il maestro d’Accademia a individuare e segnalare tra i suoi allievi migliori, che hanno completato il percorso di studio, il candidato ad assumere posti lasciati vuoti, per compiere una trafila che lo vede iniziare con il ruolo di assistente al liceo per poi passare a quello di ordinario o assistente in Accademia, fino all’ambito ruolo di maestro: queste tappe accomunano intere generazioni di artisti, dai primi maestri ancora di formazione ottocentesca, come Giuseppe Aprea, Vincenzo Migliaro, Gaetano Chiaromonte fino alla generazione dei docenti degli anni ’20 e ’30 che hanno svolto la loro attività didattica sia al liceo che in Accademia come Armando De Stefano, Augusto Perez, Domenico Spinosa, Guido Tatafiore, Raffaele Lippi, Francesco Capasso, Renato Barisani, Carmine Di Ruggiero, Gerardo Di Fiore, Bruno Starita, Raffaele Iandolo, Giuseppe Pirozzi e altri.